L’Azienda Agricola LAMORETTI è situata nel cuore della zona d’origine dei Colli di Parma, sulle colline di Casatico vicino al Castello di Torrechiara. Ha una superficie di 22 ettari, interamente vitati e condotti secondo i protocolli della lotta integrata. E’ a conduzione rigorosamente famigliare. Fu fondata nel 1930 da “zio Giuseppe” di ritorno dagli Stati Uniti d’America, con l’impianto iniziale di 2 ettari di vigneto a giro poggio delle varietà Malvasia di Candia Aromatica, Moscato Bianco, Barbera, Bonarda, Cabernet Sauvignon, Marzemino e Sangiovese. La superficie vitata aziendale rimase invariata fino al 1964 quando col contributo di Isidoro Lamoretti si realizzarono nuovi impianti (non più a giro poggio) seguiti da altri nel 1967, 1971, 1976, 1983, 2003 e 2004 per arrivare all’attuale estensione.
Isidoro Lamoretti fu il promotore della costituzione del Consorzio Volontario di Tutela dei Vini dei Colli di Parma alla fine degli anni ’70, in concomitanza con l’inserimento delle più moderne tecniche di vinificazione in Azienda.
Utilizzando esclusivamente uve di proprietà, l’Azienda Agricola Lamoretti vinifica tutti i vitigni autoctoni della zona (Malvasia di Candia Aromatica, Barbera in uvaggio con Bonarda), oltre ai vitigni internazionali (Sauvignon Blanc, Moscato Bianco, Cabernet Sauvignon e Merlot).

Lo spirito che guida le scelte Aziendali, ed in particolare quelle di vinificazione, è quello di assecondare il più possibile la “natura” nel suo corso, utilizzando tutte le moderne tecnologie non invasive al fine di ottenere vini fini e gradevoli e quindi piacevoli da degustare. Ciò nella convinzione che ogni intervento su uve, mosti e vini allontani sempre più il prodotto dal frutto iniziale uva.
E’ consequenziale la scelta di vinificare esclusivamente uve di proprietà perfettamente integre, ottenute seguendo le indicazioni del protocollo di lotta integrata, raccolte a mano e pigiate immediatamente dopo la raccolta, controllandone le temperature di fermentazione e di conservazione per i vini ottenuti. Tutto senza fretta e senza forzature, interpretando le diversità che caratterizzano e rendono unica ogni annata.